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Passeggiata nel Chianti tra arte e natura

Passeggiata nel Chianti tra arte e natura

Imperdibile l’appuntamento con il Parco sculture allestito da Rosalba e Piero Giadrossi nel 2004 a Pievasciata. Nel bosco in cui venivano allevati i cinghiali, oggi c’è un circuito di oltre un chilometro costellato di installazioni artistiche che si fondono con il paesaggio 

di Simona Pacini

  • chianti
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Un’idea diversa per cercare un po’ di frescura, passeggiare ed entrare a contatto con l’arte contemporanea: la soluzione potrebbe essere una visita al Parco sculture del Chianti. Il parco è all’interno di un bosco nel cuore del Chianti, a Pievasciata, nel territorio del comune di Castelnuovo Berardenga. Un percorso di chilometro e mezzo in mezzo alla vegetazione caratteristica della zona, composta da castagni, cerri, rovere, corbezzoli, ginestre e rosa cavallina, oltre a diverse varietà di funghi, “dove arte e natura si incontrano” grazie a “installazioni e sculture contemporanee in dialogo con gli spazi del bosco”.

Dalle mucche di Leow a Nakamura: tanti artisti in un percorso unico

All’inizio del circuito il visitatore è accolto dalle mucche colorate di The Milk Factory, dell’artista di Singapore Vincent Leow. Subito dopo c’è l’anfiteatro, realizzato dallo stesso patron Giadrossi. Sulle gradinate, insieme al pubblico, siedono anche le sagome di alcuni personaggi famosi, come Charlie Chaplin, Alfred Hitchcock, Stan Laurel e Oliver Hardy.

Il cammino prosegue, nel silenzio della natura (quasi) incontaminata, con The Blue Bridge di Ursula Reiter Christiansen, danese, e le altre installazioni in vetro, pietra, legno, bronzo del greco Costas Varotsos, Kim Hae Won, coreano, gli italiani Adriano Visintin, Federica Marangoni, Roberto Cipollone, Emanuele Rela e Mauro Berrettini, e lo stesso padrone di casa Piero Giadrossi, i tedeschi Christoph Spath e Johannes Pfeiffer, Ichwan Noor e Dolorosa Sinaga dall’Indonesia, la svizzera Jaya Schurch, Yasmina Heidar dall’Egitto, Kemal Tufan dalla Turchia, Cor Litjens dall’Olanda, Dominic Benhura dallo Zimbabwe.

E ancora, l’australiana Anita Glesta, Pilar Aldana Mendez dalla Colombia, gli inglesi Jeff Saward (suo è Il Labirinto) e William Furlong, Xavier Barrera Fontenla dall’Argentina, Nicolas Bertoux dalla Francia, gli statunitensi Neal Barab e Benbow Bullock, per finire, all’uscita, con La casa nel bosco del giapponese Key Nakamura.

Nel Chianti sette ettari dedicati all'arte

A dar vita a questo progetto, venti anni fa, sono stati Piero e Rosalba Giadrossi, appassionati d'arte contemporanea e proprietari di una galleria. Il terreno destinato al parco artistico, che in precedenza ospitava un allevamento di cinghiali, copre una superficie di ben sette ettari. Tre gli anni di lavoro necessari per realizzarlo, nel corso dei quali è stato tracciato un sentiero e sono stati invitati artisti da tutto il mondo a studiare la natura per poi creare le proprie opere integrandole nell'ambiente circostante.

Le installazioni disseminate lungo il circuito sono ventisei e sono state realizzate da artisti provenienti da oltre venti paesi dei cinque continenti.

Diversi i materiali utilizzati, dal bronzo al ferro, dal granito al marmo, dal vetro al neon. Poi sta alla natura, alla luce e alle stagioni conferire sempre nuovi aspetti alle sculture, come accade con l'arte ambientale. In definitiva, il Parco Sculture del Chianti oggi rappresenta un esempio della diversità e della vitalità dell'arte contemporanea nel mondo.

Il Parco è aperto tutti i giorni dalle 10 fino al tramonto, anche se è consigliabile verificare di volta in volta. Il percorso è accessibile anche a passeggini e a carrozzine con rotelle adeguate, ma è possibile richiedere l’accompagnamento con kart elettrico per persone con mobilità ridotta o con disabilità.

Sito internet: https://www.parcosculturechianti.it/en/

Telefono: 0577 357151

Email: info@parcosculturechianti.it

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